Tra Abruzzo e Bosnia c’è un ponte. Metaforico, ma reale. L’anno scorso la regione dell’Aquila era stata presente, prima in Italia, alla Fiera internazionale dell’economia di Mostar. Una partecipazione confermata anche quest’anno, con un’aggiunta: il nostro Paese sarà sarà partner ufficiale della manifestazione, che si terrà dal 5 al 9 aprile.
I rapporti tra Abruzzo e Bosnia, facile immaginarlo, sono soprattutto commerciali. In mezzo ci sono poche ore di navigazione. Da tempo le istituzioni regionali hanno avviato una collaborazione con le camere di commercio balcaniche. E ora si sta lavorando per istituire una tratta aerea Pescara-Mostar. Un collegamento che sarebbe importante non solo per motivi economici: a 20 km dall’aeroporto c’è Medjugorje, luogo di pellegrinaggio che accoglie ogni anno religiosi provenienti da tutto il mondo.

Dragan Vrankic, ministro del Tesoro bosniaco, ha consegnato alla Regione Abruzzo il "Timbro d'oro" (sutra.ba)
La cooperazione, però, non riguarda solo economia e trasporti. C’è la sanità, ad esempio: in base a un accordo istituzionale, dieci operatori bosniaci sosterranno stage professionali all’ospedale di Pescara. E poi c’è lo sport. Nel 2017 Mostar vorrebbe ospitare i Giochi del Mediterraneo. Che due anni fa si sono tenuti a Pescara. Probabile che la città abruzzese sostenga la candidatura di quella bosniaca. E possibile che arrivi anche una sponsorizzazione dell’Italia.
L’obiettivo ultimo è “costruire una vera e propria comunità adriatica europea”, ha detto il vicepresidente abruzzese Alfredo Castiglione. E’ stato lui, a fine febbraio, a ritirare il “Timbro d’Oro”: un riconoscimento con cui le istituzioni bosniache hanno premiato la regione italiana “per l’alto e importante lavoro per l’integrazione economica nei Balcani”. Tra Abruzzo e Bosnia c’è un ponte economico. Ma non solo.
Fonti: Ansa