“Non capisco davvero perché le grandi televisioni mondiali siano andate laggiù a cercare immagini di morte. Non hanno capito nulla. In guerra, la vera immagine di Sarajevo era la vita”.
(Paolo Rumiz)
Di ex Jugoslavia si parla poco sui media italiani. Quando accade, il più delle volte è in riferimento alle guerre degli anni ’90. Massacri inconcepibili, allucinanti, ma certo non l’unica chiave di lettura possibile di un mondo – quello balcanico – che ha tante ricchezze da offrire. Slovenia, Croazia, Serbia, Bosnia-Erzegovina, Montenegro, Kosovo, Macedonia sono Paesi ricchi di storia, con una vitalità culturale e sociale che merita di essere raccontata. Dai film di Kusturica ai nuovi campioni del calcio slavo, dai libri del premio Nobel Andric alle musiche di Bregovic, cerchiamo di aprire una finestra su quell’ex Jugoslavia che solitamente resta nascosta. Nessuna intenzione di ignorare in toto l’argomento “guerra”: le stragi che per anni hanno insanguinato i Balcani non devono essere dimenticate. Bisogna ricordare, però, anche e soprattutto la forza d’animo con cui tante persone opposero resistenza all’orrore, cercando di continuare a vivere nonostante l’assurdità che era intorno a loro. E’ questa dignità, questa carica di umanità la radice delle storie che proviamo a raccontarvi. L’ex Jugoslavia è viva, nonostante ciò che ha sofferto. “Esiste la bellezza ed esiste l’inferno”, ha scritto Albert Camus: “Vorrei per quanto possibile rimanere fedele ad entrambi”.
Balcanews collabora con EaST Journal, sito d’informazione sui Paesi dell’Europa orientale. Da Praga a Belgrado, da Budapest a Cracovia, i redattori raccontano il mondo che stava a est della cortina di ferro. Un’area che per storia e cultura è più vicina a noi di quanto possiamo pensare: uno specchio delle speranze e delle contraddizioni del continente, in molti casi le stesse che animano l’ex Jugoslavia.
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